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Regno Unito: minori puniti dalla politica sull’immigrazione

Non capita spesso di osservare il verificarsi di eventi in giro per il mondo relativi alla questione sull’immigrazione, specialmente dopo due recenti eventi verificatisi, i quali fanno riflettere su come il Regno Unito abbia agito nel  modo giusto.

Prima, la terribile, ma fortunatamente di breve durata, nuova politica americana che prevedeva la separazione dei bambini (inclusi alcuni al di sotto dei 5 anni) dai loro genitori,  trattenendoli da soli dopo che avevano attraversato il confine messicano per entrare negli USA insieme alle proprie famiglie. La notevole indignazione nazionale ed internazionale espressa, quando questo venne alla luce, ha provocato un’inversione di politica di Donald Trump. Ci sono ancora alcuni bambini che devono essere riuniti alle proprie famiglie ma auspicabilmente questo terribile processo sarà presto un evento del passato.

Nel Regno Unito le famiglie possono essere trattenute (insieme) immediatamente prima della loro espulsione dal Regno Unito, in speciali strutture di detenzione alle quali è stato dato il nuovo nome di “strutture di pre-espulsione”. Le famiglie con i loro bambini normalmente possono essere trattenute solo per 72 ore, sebbene possa estendersi fino a 7 giorni in circostanze eccezionali. L’Immigration Act 2014 ha vietato la detenzione di minori non accompagnati per un periodo superiore alle 24 ore e possono essere trattenuti solo in strutture di detenzione di breve termine. Le linee guida dell’Home Office stabiliscono che i minori non accompagnati, non possono essere trattenuti se non in circostanze del tutto eccezionali, per il minor tempo possibile e con le dovute cure.

Un’ altra storia arriva dall’Australia; a una madre e’ stato richiesto di lasciare il paese e ritornare nelle Filippine, terra d’origine, dopo averci vissuto per oltre un decennio costringendola a lasciare il suo bambino di 8 anni a vivere in Australia a causa della custodia condivisa con il padre, il che significa che il bambino doveva rimanere in Australia. Pare che il ragazzo piangesse durante la notte e soffrisse di incubi, dovuti alla paura della separazione. Secondo un articolo del Guardian, il caso è stato attentamente valutato dalle autorità ma le custodie dei figli erano “oltre la portata” del dipartimento degli affari interni australiani. È un sollievo sapere che alla madre è stata data una tregua dell’ultimo minuto ma sicuramente non si sarebbe mai dovuti arrivare a quel punto.

Il Regno Unito ha regole sull’immigrazione che riguardano lo status di immigrati dei genitori e stabilizzano i figli (il che significa che il figlio ha un permesso indefinito e quindi nessun vincolo temporale alla propria permanenza) quando le loro relazioni terminano. Le domande devono rispettare diversi requisiti di idoneità (principalmente relativi alle condanne penali), il requisito della lingua inglese ed un requisito finanziario nel quale i genitori devono dimostrare che possono mantenere la propria famiglia senza ricorrere ai fondi pubblici. Normalmente il diritto a rimanere sarà concesso se un genitore ha la sola responsabilita’ di un cittadino inglese o di un minore stabilizzato, o se il minore normalmente vive con lui e non con l’altro genitore (che è inglese o ha un permesso indefinito) o in alternativa se il minore vive con l’altro genitore ma ha contatti regolari con il genitore con un permesso limitato. È necessario fornire la prova che stanno assumendo ed intendono continuare a svolgere un ruolo attivo nell’educazione del bambino.

Questo evidenzia come è generalmente nel miglior interesse del minore continuare ad avere una relazione significativa con entrambi i genitori se i due si separano. Può essere applicato anche quando i genitori hanno un irregolare permesso di soggiorno se il loro figlio è cittadino inglese o ha vissuto nel Regno Unito per almeno 7 anni precedentemente alla domanda e, preso primariamente in considerazione il miglior interesse del bambino, non sarebbe ragionevole aspettarsi che il bambino lasci il Regno Unito. Se il minore è in contatto con l’altro genitore nel Regno Unito e più probabile che non sia ragionevole per il bambino lasciare il Regno Unito. In queste circostanze i requisiti finanziari e di lingua inglese non sono necessari ma occorre più tempo per qualificarsi per un permesso a rimanere a tempo indeterminato.  C’è anche la possibilità per i genitori che vivono all’estero di fare domanda per la Visa sotto le medesime condizioni, nel caso in cui hanno esclusiva responsabilità genitoriale per un minore inglese o stabilito, oppure dove hanno contatti con il minore che vive con l’altro genitore (britannico o stabilito).

 
 

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