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Singapore e BVI: i Tribunali cooperano contro le frodi transfrontaliere

Il 1° giugno 2018 la Corte d’Appello di Singapore ha deciso di tornare ad applicare ed estendere un’ingiunzione di Mareva nei confronti di imputati per frode, rifacendosi ad una precedente sentenza del Tribunale commerciale delle British Virgin Islands in procedimenti correlati.

JTrust sosteneva che gli imputati avevano falsificato la performance dell’entità in cui stava investendo ed aveva cospirato per appropriare in modo indebito quegli investimenti facendo prestiti fittizi a mutuatari fraudolenti.

Due giorni prima che l’ingiunzione ex parte è stata ottenuta a Singapore, il Tribunale Commerciale delle BVI ha concesso un procedimento di congelamento a livello mondiale contro uno degli imputati e la sua società nelle BVI. Gli imputati hanno anche cercato di impugnare la sentenza, ma il Tribunale delle BVI ha rigettato il ricorso, ritenendo che sarebbe “straordinario” non continuare in tali circostanze.

In una decisione che richiamava le sentenze del Tribunale Commerciale delle BVI, la Corte d’Appello di Singapore ripristinò l’ingiunzione di Mareva e la estese in tutto il mondo contro due degli imputati.

La decisione dimostra l’importanza della coerenza tra i Tribunali in più giurisdizioni in complessi casi transfrontalieri. Le Linee guida sulla rete di insolvenza giudiziaria, che (sebbene non utilizzate in questo caso) sono state adottate a Singapore e nelle Isole Vergini britanniche, possono essere estremamente vantaggiose (per ulteriori dettagli si rimanda a “Linee guida adottate per comunicazione e cooperazione tra i partner”). Gli orientamenti agiscono come un quadro che definisce le migliori pratiche per facilitare la cooperazione e la comunicazione tra i Tribunali.

 
 

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