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Regno Unito: Responsabilità personale dei dirigenti per violazione del contratto di lavoro della società

Se hai appena letto il titolo: “Responsabilità personale dei dirigenti per la violazione del contratto di lavoro della società” e ora temi un nuovo attacco al tuo business, non temere. Non è così come sembra. La sentenza “Antuzis contro DJ Houghton Catching Services Limited” di questa settimana ha riguardato un gruppo di cittadini lituani che hanno subito gravi abusi da parte della DJHCS, in termini di eccessivo orario di lavoro, trattenute illecite, mancato pagamento delle ferie e del salario minimo ed altri aspetti contrattuali. I loro orari venivano falsificati per ridurre il numero di ore lavorate, a volte non venivano pagati e si faceva allusione ad intimidazioni fisiche. Lavoravano come allevatori di polli in condizioni che l’Alta Corte ha ritenuto essere “estenuanti e di sfruttamento”. Gli ispettori in visita erano stati seriamente indotti in errore.
E dunque, cosa succede ora? – Queste sono tutte domande che verrebbero normalmente fatte valere nei confronti della società datrice di lavoro, non dei suoi manager. Il problema per il signor Antuzis ed i suoi colleghi è stato che, quando il loro ricorso è stato portato innanzi alla Alta Corte, le operazioni della DJHCS si erano ridotte da una gloriosa “attività di allevamento di polli i più grande nel sud dell’Inghilterra”, ad un uomo e un minibus senza apparenti prospettive per l’azienda di sopravvivere. Anche se le loro richieste contro la DJHCS fossero state accolte, quindi, non avrebbero ricevuto quasi nulla. Date le circostanze, i ricorrenti avevano anche citato in giudizio i due alti dirigenti della società, lo stesso Houghton e la signora Judge. Ma come possono i manager essere responsabili per gli obblighi dell’azienda? Indubbiamente, il vantaggio di operare attraverso una Limited Liability Company non è proprio quello di proteggere i dirigenti da tali richieste?
Il caso eccezionalmente disgustoso “Rainham Chemical Works contro Belvedere Fish Guano Company Limited” del 1921 aveva stabilito che i dirigenti sarebbero stati ritenuti responsabili per gli errori commessi da una compagnia sotto la loro direzione. Tuttavia, in un caso di violazione del contratto, la pronuncia “Said contro Butt” l’anno precedente, ha stabilito che i dirigenti sarebbero responsabili solo se non agissero in buona fede, nell’esercizio delle loro funzioni. In completa demolizione della loro credibilità (le loro prove erano totalmente bizzarre, senza senso, un’ovvia menzogna, completamente insoddisfacenti, senza speranza e prive di merito, ha decretato il giudice, utilizzando tutti gli aggettivi possibili), la Corte ha deciso che non c’era “un briciolo di prova credibile” che il Sig. Houghton o la Sig.ra Judge avessero la convinzione di agire legalmente e nei limiti della loro autorità. La questione allora era se i pagamenti insufficienti e le deduzioni da parte della DJHCS fossero stati dettati da Houghton e Judge in buona fede o meno.
Il giudice ha scoperto che Houghton e Judge (nessuna relazione tra loro) avevano entrambi violato tali requisiti di buona fede – la DJHCS aveva perso quasi tutto il suo staff, si era ridotta ad essere l’ombra di sé stessa e la sua reputazione negli ambienti locali di allevatori di pollame era stata completamente distrutta. Ne consegue che non c’era l’elemento di buona fede, richiesto per escludere la responsabilità degli amministratori. Sono quindi stati ritenuti responsabili per aver indotto la DJHCS a violare i suoi doveri contrattuali e statutari nei confronti del signor Antuzis e dei suoi colleghi, essendo la misura dei danni pari all’importo totale dei pagamenti insufficienti e delle trattenute illecite.
La decisione in questo caso offre un’ottima lettura. L’onorevole giudice Lane stava chiaramente divertendosi e tu hai appreso di più sull’arte di allevare polli di quanto avresti mai pensato di aver bisogno – uno in ogni mano, per esempio. Tuttavia, ciò che questo caso non fa, è aprire gli occhi sulla responsabilità personale degli amministratori ogniqualvolta la loro azienda violi i contratti di lavoro, anche se la violazione è di un obbligo imposto anche da leggi, come ad esempio il salario minimo o le ferie pagate o i periodi di riposo.
È solo laddove vi è un’azione deliberatamente illecita a discapito evidente del datore di lavoro che sorge la responsabilità in capo agli amministratori.

 
 

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